Tensegrity

tensegrità Struttura meccanica costituita da elementi discreti e distinti sottoposti a forze di compressione e da elementi continui sottoposti a sforzi di tensione. Lo sviluppo della teoria della t. si è avuto inizialmente nell’architettura, in seguito nell’arte e poi nella biologia e nella fisiologia, quando si sono prodotte o si sono interpretate strutture che si autosostengono per effetto di uno stato di tensione presente nel sistema (da cui il nome di tensegrity, dalla fusione di tension e integrity). Castaneda prese in prestito dall’architettura (era un Capricorno!) questo termine inondando il mondo dei passi magici tramandati dagli sciamani messicani. Nel 1998 Repubblica lo intervistò dedicandogli una pagina intera, visto che avrebbe tenuto un seminario tensegrity a Monaco. Se la volete leggere tutta si trova nella pagina della cultura del 17 maggio 1998 di Repubblica. L’intervista in sé non ha senso, come solito poiché la domanda è: possiamo fare una intervista al Doppio? Comunque Carlitos cerca di essere perfettamente Tonal e racconta come è nata Tensegrity, perché va divulgata, cos’è il non-fare ecc. ecc. Però c’è una domanda con risposta che voglio riportare perché rappresenta uno dei tanti passaggi chiave per comprendere meglio il Tonal: D.: Nel contesto del suo sistema cognitivo cosa significa essere liberi? R.: Il mio sistema cognitivo, non è mio, ma degli Sciamani dell’antico Messico. Essere liberi significa liberarsi dai vincoli della socializzazione e della sintassi. (post consegnatomi oggi da Isidoro Baltazar, sempre risorto per l’occasione)