Riflessioni sull'Astrologia

Che cos’è l’Astrologia? Questa è la primissima domanda che si deve porre, come per qualunque altra disciplina, umanistica o scientifica che sia. Non ho risposte, se non nella traduzione letterale greca: logos delle stelle, discorso sugli astri ecc. ecc. Quando dico che l’Astrologia non esiste, oltre alla provocazione, inserisco un fondo di verità, poiché l’umanità non è più vicina all’Universo come migliaia di anni fa. La simbiosi che esisteva tra natura e uomo, quindi tra stelle e mondo sublunare, non c’è più, oggi. La manipolazione della natura ha favorito gradualmente un allontanamento tra l’anima dell’uomo e lo spirito del cosmo, oscurando il primario compito dell’Astrologia che era quello di armonizzare gli eventi terrestri con quelli celesti e di conseguenza armonizzare il microcosmo umano con il macrocosmo. Era una “prevedere”, una profezia, una veggenza, ma lo era nella misura in cui tutto era veramente “il Tutto”. Quindi non è che si potevano dirigere gli eventi, ma soltanto inserirli in un quadro generale che, grazie alla ripetitività del moto dei pianeti, risultavano effettivamente “prevedibili”. Oggi i pianeti sono ancora lì, ma noi siamo da un’altra parte e per questo risulta difficile dire che l’Astrologia esiste. Però di fatto esiste. Esistono gli Astrologi, gli Oroscopi, le Rivoluzioni Solari, Lunari, le rilocazioni e altre migliaia di sottoprodotti e di interpretazioni del Cerchio Magico. Fin circa al 18. secolo, la figura dell’Astrologo era di una importanza rilevante. L’Astrologia spesso si intrecciava con la religione e aveva un ruolo dominante soprattutto nella predizione dei grandi eventi (guerre, incoronazioni, successioni al trono ecc.). Qualcuno, purtroppo pagava o con la vita o con feroci torture, se la profezia non piaceva al Re o al Duca. Quindi Paola O’ non si può lamentare se ha subito la cosiddetta “gogna mediatica” perché nel 2020 sbagliò le previsioni dell’anno. Molto meglio che patire la “mancuerda”, la tortura che scava la pelle fino alle ossa. Quindi oggi che cos’è l’Astrologia o meglio come funziona se non siamo più agganciati alla natura e al mondo celeste? La risposta l’ho trovata semplicemente ricordandomi che l’Astrologia usa i miti per manifestarsi. Ogni Segno, ogni Casa, ogni grado, ogni aspetto si serve del dio dedicato per parlare agli uomini (human beings). Così se nasci sotto il Segno del Leone aneli ad essere un Sole, un Apollo in terra, mentre se sei un Capricorno tendi ad essere come Saturno, il dio dei campi, dell’agricoltura, della società senza servi e padroni, il dio delle grandi altezze. Queste immagini sono scolpite da sempre e per sempre nella mente dell’uomo o meglio nell’oscuro mare della consapevolezza (Don Juan) o nell’inconscio collettivo (Jung). Quindi sono archetipi con i quali, attraverso un Tema Natale, possiamo individuare gioie e dolori degli Dei che accompagnano le persone. Questo è uno dei principali motivi per cui ritengo le previsioni generali del giorno o del mese o dell’anno una assoluta “affabulazione”. Eppure sul mio sito vi sono oltre duecento post alla categoria “Previsioni”. Sto sempre dalla parte di Peter van Wood che pensava esattamente la stessa cosa e tendesse a fare oroscopi giornalieri “positivi”, per allietare l’animo delle persone che li avrebbero letti. Personalmente preferisco introdurre ironia sui dolori ed enfasi sulle gioie, quando generalizzo il mondo degli Astri, ma credo che il senso sia quello. Come possiamo pensare che 100.000 Arieti subiscano gli stessi accadimenti quel giorno o quell’anno? Ecco che qui scatta la sincronicità, cioè il collegamento psichico tra il lettore di oroscopi previsionali e lo scrittore dei medesimi. Che poi non è proprio così, altrimenti il povero astrologo scrittore di previsioni sarebbe bombardato dai pensieri di 100.000 Arieti. Diciamo che l’Astrologo proietta queste previsioni, ma non tutti i 100.000 Arieti vanno a questa proiezione. Quelli che vi andranno saranno coloro i quali in quel determinato giorno, momento o altro, avranno attivato una sorta di “sinapsi” che li porterà a leggere un oroscopo per qualunque motivo: un amore, un esame, un colloquio di lavoro ecc. La sincronicità, dunque, in Astrologia è fondamentale per determinare l’affidabilità e la comprensione di questa disciplina. Sorge però una domanda: “l’oroscopo pronostica sviluppi decisivi”, mentre una discreta “fetta” dei nostri Arieti si ritrova con un pugno di mosche. Quindi questo oroscopo “c’azzecca” o no? E’ ininfluente poiché l’Astrologia deve puntare sulla crescita delle persone, non sulla lettura di eventi prevedibili, ma pieni di mille variabili. Domanda nuova: Che cos’è il futuro? Risposta scontata, dal mio punto di vista poiché, rifacendomi d’autorità alla filosofia, abbraccio la tesi che il futuro non è altro che l’attesa e la progettazione di eventi che pensiamo nel presente, che a sua volta (il presente) è il movimento continuo di memoria (passato) e attesa (futuro). Se stiamo camminando su una strada che abbiamo scelto di percorrere, sarà facile per l’Astrologia “vedere” o “pre-vedere” ciò che si trova sulla strada o meglio, il collegamento psichico che avviene tra chi legge gli astri e chi li interroga favorisce una sorta di “accompagnamento” lungo quella strada. Sulla scorta di informazioni che l’Astrologia ottiene tramite il Tema Natale è anche semplice comprendere e far comprendere quali sono le vie giuste da percorrere o quello che io chiamo “il giusto modo di vivere”. Ritornando al Mito imparate bene, anche a memoria, ciò che il Dio del vostro Segno predilige o rifiuta, così vi comprendete meglio. Un Ariete può esercitare il sacerdozio? Sì, certo, ma sarà un servo di Dio agguerrito e combattivo. Un Toro può occuparsi di rivoluzione politica? Certo, ma sarà un rivoluzionario gentile. Alla luce di queste considerazioni si toglie un po’ quel velo di mistero o di “stupore” che circonda l’Astrologia. Che siamo esseri magici e misteriosi non lo dico io, per cui usiamo l’Astrologia per indagare noi stessi e non un eventuale mistero che si cela in essa. Siamo noi il mistero e a volte l’Astrologia strappa qualche velo. Per concludere vorrei narrare due episodi tra loro slegati e slegati pure dagli Astri. Il primo si riferisce alla sincronicità come collegamento psichico tra individui e il secondo riguarda la concentrazione o immersione totale in altri mondi. Con alcune persone ho una connessione più marcata che con altre, pur vedendole molto poco. Dopo mesi di assenza scrivo un messaggio ad una persona che mi risponde quasi subito e nello stesso istante un’altra persona (che fa parte di questo trio inspiegabile) mi scrive chiedendomi notizie dell’altro. Orbene, questa cosa accade, credo, a parecchie persone, le quali o si meravigliano (l’admiratio spinoziana) o le lasciano passare come naturali, il che è anche giusto, poiché la natura non ha “miracoli”. Se usiamo invece questi accadimenti come riflessione sull’insondabilità del mondo, allora si aprono più veli, si squarciano più cieli e la percezione si allarga. Tutto qua. Il secondo episodio riguarda la concentrazione o l’immersione in altri mondi. Quando siamo impegnati in ciò che rappresenta la massima espressione (o presunta tale per noi) del nostro Dio Zodiacale, allora entriamo direttamente in un’altra dimensione. Penso ad un Toro che quando cura il giardino, non sta solo piantando fiori, ma sta meditando oppure un Gemelli che ti parla di una città che ha visitato, non sta solo raccontando, ma sta esercitando il potere della parola di Mercurio in modo impeccabile. Mentre scrivevo queste riflessioni astrologiche (peraltro troppo lunghe per il web, ma chissenefrega), stavo aspettando una telefonata importante ed ero talmente immerso in questo mondo di scrittura e pensiero e di Astri, che quando è suonato il telefono, lo squillo fuori luogo e fuori tempo (cioè per il mio luogo e il mio tempo) mi ha fatto fare un balzo sulla seggiola e il telefono direi che è quasi volato via. A ciascuno il suo.

OM