Odio l'estate? (ma l'amore, no!)

Odiare questa stagione è impossibile perché mente e corpo tornano allo stato primordiale grazie agli abiti leggeri e ai costumi invisibili. Solo Bruno Martino la odia, ma perché la odia? (cit. Fr. jr.). L'amore d'estate ha due facce, più che nelle altre stagioni: la prima è la potenza e la violenza della conquista e dell'inebriarsi (uomini o donne non fa differenza), la seconda è la stessa violenza e potenza che accompagna il distacco, la rottura, la fine. Amori estivi che proseguono se ne sono sentiti pochi: promettimi che mi videochiamerai, messaggerai, che ci terremo in contatto. Gli amori estivi nascono in vacanza, sotto un sole che fa sragionare o dentro una città vuota che riempiamo con un amore nato in piscina o tra dirimpettai di un condominio rimasti "a casa in vacanza". Chi non ha mai sofferto o amato intensamente estivamente (?) alzi la rotula sinistra. Bruno Martino è come me e come altri milioni di innamorati estivi che non comprendiamo quanto il sole cocente del Leone della savana possa far scatenare irrazionali tempeste amorose. E allora su, amiamola questa estate, odiamola anche, ma lasciamola andare, crollare. Anche di 10 gradi centigradi e oltre, tanto ho sentito parlare di amori autunnali, addirittura invernali e esaltanti avventure primaverili. 

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