L'inutilità degli Astri senza sogno

Gli Astri si intersecano da sempre con l'umanità. Non so se sia una connessione reale o statistica o una "sincronicità" eterna, sta di fatto che la lettura dei pianeti produce spostamenti energetici nelle persone. La mia visione sognante mi porta a considerare che se non c'è vita sociale non c'è sogno. Parlo di sogno non in termini di "qualcosa da raggiungere", ma proprio di sogno come una vita parallela e interdipendente con la veglia. Don Juan diceva che è il Doppio che sogna l'Io e non viceversa, ma se il Doppio alimenta un Io "non sociale", gli Astri non sono più utili all'evoluzione o al cambiamento poichè l'Ego è bloccato. Sto parlando dell'Astrologia come strumento di "stimolazione evolutiva individuale" che si può applicare, dal mio punto di vista , soltanto all'"essere sociale". Non ho mai visto Oroscopi riferiti a persone costrette all'isolamento. Sono scomparsi, infatti, dalla scena plateale italiana, i vari Otocioni, Palledipelo, Spurgati e non. Cosa cazzo può dire Paola Oto agli italiani? Che domani incontreranno l'amore? Il lavoro? Che potranno fare affari con i Gemelli? Come diceva Peter Van Wood: alcuni sedicenti astrologi non capiscono la sottile importanza dell'Astrologia a livello individuale e altri ne capiscono anche meno della materia stessa. E sempre lo stesso van Wood faceva oroscopi generalizzati sempre "positivi" per creare vibrazioni "buone", non tanto perchè credeva a quelle previsioni. Pensiamo a Brezsny che usa i pianeti per raccontarci libri, personaggi, storia o al sottoscritto che quanto fa le previsioni sul sito belysario.net, va da Castaneda al Santo Graal (cit. guerriera) passando per il cortile di casa. Attenzione dunque ad una possibile e prossima cancellazione dell'Astrologia come ammasso di "monnezza" da portare fuori per fare un giretto.  Intanto aspettiamo il 21 marzo, giorno in cui la congiunzione planetaria di potenti pianeti nel Capricorno sarà al massimo dell'effetto. Comunque #Iorestoacasa e #sognostrano, non deve preoccupare più di tanto. Al massimo, come ben spiegato in Viaggio a Ixtlan, potreste sognare di riparare il tetto della capanna e svegliarvi il mattino dopo con il tetto effettivamente riparato.

OM