Il potere di Jane Campion

L'ultimo film della Campion non delude le aspettative. Questa grandissima regista ha un difetto (?): l'uso altamente qualitativo della "macchina da presa", potrebbe far impallidire molti colleghi maschi.  Oltre alla tecnica, la Campion si avvale del potere che sta dentro le cose del mondo: per lei è la telecamera e lo usa (il potere) anche per questo (fonte Enciclopedia Galattica): Campion inizia la sua gavetta nella Women's Film Unit, un programma del governo australiano nato per risolvere la disparità di genere nell'industria cinematografica. L'oroscopo della Jane Campion, come spesso accade con gli Astri, non è sufficiente a spiegare o dimostrare le doti della regista e nemmeno la sua dichiarata (o presunta) appartenenza al movimento femminista. Però è novità un protagonista maschile, praticamente assente nei suoi precedenti lavori. "Il potere del cane" è una eccellente (e strana) storia ambientata in un  tardo far-west dei primi del '900, dove si mescolano amore, sottile violenza, tensioni familiari, razzismo di classe, caratterizzazione dei personaggi molto marcata ecc. ecc., oltre all'uso dei colori e l'accurata ricostruzione degli ambienti o dei paesaggi "canini" sine aliento. Donne e uomini sono esattamente come dovrebbero essere rispetto al tempo e al luogo della storia, ma da quello che so non è che le cose siano tanto cambiate, almeno rispetto al popolo maschile che tuttora è permeato di incomprensibili pregiudizi di genere. Da vedere, 5 stelle , Jane Campion è un raffinato Toro con la Luna in Pesci.

OM