Il “picco” planetario del 21 marzo 2020

Si legge da un po’ di questa particolare congiunzione epocale nel Segno del Capricorno che avverrà il 21 marzo, appunto. La singolare sincronicità è che proprio in quei giorni si prevede il “picco” pandemico qui in Italia. Il Capricorno è l’ultimo Segno di Terra, una Terra malatissima che romanticamente si ribella agli umani oppressori colpendoli con l’invisibile, termine ormai diventato sconosciuto a quasi tutti gli abitanti. La congiunzione nel Segno di Saturno si compone di tre pianeti giganti con giganti simbologie e uno meno gigante, ma di grande potenza e che ha la sua esaltazione proprio nel Capro. Saturno, Plutone e Giove fanno esplodere sicuramente qualcosa già da soli, se poi ci mettiamo Marte come miccia il gioco è fatto. Ci sono tre Elementi in questa quadrilogia: Il Fuoco, la Terra e l’Acqua. Non sono un alchimista, ma se mescoliamo questi elementi cosa salta fuori? Con sorpresa Venere dal Toro si pone in un trigono quasi totale rispetto alla quadrilogia saturnina. Più che soffermarci sui benefici del trigono (che sicuramente son certi), si osservi Venere proprio nel suo domicilio, il Toro, primario Segno di Terra che si occupa della nascita e rinascita della Natura. Altro elemento da considerare è il sestile di Nettuno dai Pesci, soprattutto con Marte, Giove e Plutone, posizione che alimenta una visione divina e mistica del mondo. Sostanzialmente non si notano aspetti catastrofici tra i pianeti, anzi la linea è quella della “mutazione positiva” che poi cosa significa positiva, armonica, con un bel finale, se quello che accade è morte su morti e lacerazioni sociali tra vari schieramenti? Dal “criminalizzato chi esce” al “tanto è la solita influenza”. Pensare in autonomia è difficile, faticoso. È necessario rivolgere internamente una analisi del “nostro terreno”. Come ho letto da qualche parte, se vuoi cambiare inizia da qui:

“Stamattina hai fatto il letto?”

OM