Il Martello delle Streghe
Dal 1995 circa fino ai primi anni del 21. Secolo in Italia vi fu una diffusione organizzata dei gruppi legati a Castaneda o che si ispiravano a quel modello di vita. Chi non ricorda gli studenti del Politecnico di Torino e le loro cene notturne nelle campagne fiorentine? Grazie ad Internet il fenomeno si diffuse a macchia d'olio tant'è che un giorno mi ritrovai a testa in giù sull'Etna al Salto del Cane. Se i guerrieri siciliani leggeranno questo post ricorderanno bene quella giornata e quella notte a contemplare gli alberi luminescenti. Purtroppo un Nagual è volato via, speriamo sulle "ali del Potere" come direbbe Don Juan. Riporto sotto per intero (copia/incolla) una e mail datata 2005. Mi ero iscritto anche a questo gruppo denominato "Don Genaro" perché setacciando la Rete per avere notizie immediate sul "Martello delle Streghe, trovai questo articolo piuttosto interessante con una mini bibliografia e lo salvai per la ricerca. Non cliccate sui Link perchè non esiste più nulla nè del gruppo, nè tantomeno della notizia 1293 di Horrormagazine.
[dongenaro] Malleus maleficarum ovvero Il Martello delle Streghe
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maqam_gg <giovannigalluccio@libero.it>
mer 25 mag 2005, 01:50
a dongenaro
Il Martello delle Streghe
Recenti saggi in libreria dedicati al famigerato Malleus Maleficarum,
capostipite dei trattati sulla stregoneria.
Con la bolla Summis desiderantes affectibus promulgata il 5 dicembre
1484, Papa Innocenzo VIII autorizzava i domenicani Heinrich Krämer
(detto Institor) e Jakob Sprenger a ricercare e "punire, incarcerare,
correggere" le persone colpevoli di stregoneria. Nell'inverno del
1486-87 i due inquisitori davano quindi alle stampe il Malleus
maleficarum, ovvero Il martello delle streghe, un'opera che intendeva
spiegare le ragioni teoriche e stabilire le procedure da adottare per
la caccia e il processo alle streghe. "La massima delle eresie è non
credere alla stregoneria" e gli autori, onorando il titolo del libro,
demoliscono a colpi di maglio ogni opinione contraria, reinterpretando
a proprio beneficio i testi canonici e le fonti bibliche, scagliandosi
con fervore contro "le donne che si lasciano sedurre dal diavolo".
Con trentaquattro edizioni e oltre trentacinquemila copie impresse, il
suo successo presso le istituzioni ecclesiastiche fu enorme e
continuato nel corso di secoli, finendo con l'influenzare ogni altro
testo similare; in tempi moderni è stato "recuperato" in qualità di
testimonianza storica, così come dimostrano le diverse edizioni
saggistiche che l'editoria italiana ha recentemente dedicato al
capostipite dei trattati contro la stregoneria, dei quali forniamo i
dati essenziali.
Il marchio della strega. Malleus Maleficarum, il manuale
dell'inquisizione sulla caccia alle streghe e le sue applicazioni di
Ermanno Gallo, Piemme, 2005 (Brossura; pagg. 270; 16,90€; ISBN
8838475350).
È il 1484 quando, all'alba del Rinascimento, Innocenzo VIII dà
l'avallo a una sistematica caccia alle streghe che attraverserà
l'Europa fino al XIX secolo, portando sul rogo migliaia di donne. Due
anni dopo, due inviati del pontefice, i domenicani Sprenger e
Institor, pubblicheranno il Malleus Maleficarum, che diventerà il
testo ufficiale dell'inquisizione sulla stregoneria. Le pagine più
significative e terribili del Malleus si alternano qui al racconto di
emblematici processi. Rivivono così, in maniera più efficace di
qualunque spiegazione, il clima di sospetto, paura e cieca
superstizione che si instaura con l'eclissi della ragione.
L'eresia delle streghe. Due letture del «Malleus Maleficarum» di
Corrado Tornese e Roberta Astori, Lampi di Stampa, 2004 (Brossura;
pagg. 203; 15,00€; ISBN 8848803733).
Il più importante trattato "antistreghesco", che ha dato un importante
contributo all'immane e plurisecolare tragedia della storia europea
conosciuta come "caccia alle streghe", il Malleus Maleficarum di fine
Quattrocento, viene qui demistificato secondo due letture che ne
mettono in luce tratti essenziali, eppure ampiamente trascurati dalla
bibliografia in materia. Attraverso una critica serrata di metodo e di
merito, che destruttura l'intera cultura alla quale esso è ispirato,
emerge una formidabile contraddizione: la vera eresia diabolica, il
vero linguaggio di morte non è quello delle streghe, ma quello
dell'inquisizione loro acerrima nemica, che snatura sino a rovesciarlo
totalmente il messaggio autentico del Cristo evangelico.
Citiamo infine la riedizione, tuttora in libreria, del testo originale
dei due inquisitori domenicani, tradotto dal latino e pubblicato
dall'editore Marsilio sin dal 1977, con una lunga introduzione in
chiave psicanalitica di Armando Verdiglione.
Il martello delle streghe. La sessualità femminile nel transfert degli
inquisitori di Jakob Sprenger e Heinrich Institor (Krämer), Spirali,
2003 (Brossura; pagg. 457; 30,00€; ISBN 887770635X).
Le ragioni dell'inquisizione, la procedura in ciascun "caso", nella
ricerca sessuofobica del complotto diabolico. Esempi dei massacri di
donne mandate al rogo sotto il principio, scritto nell'Esodo, che "non
bisogna lasciare in vita neanche una strega", ritenuta rappresentante
del sapere sessuale e della conoscenza delle droghe, operatrice di
aborti, divoratrice di bambini.
Autore: Andrea Bonazzi - Data: 24 maggio 2005 - Fonte: HORROR MAGAZINE
- http://www.horrormagazine.it/notizie/1293/
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