Da alcuni giorni Venere e Mercurio stanno in sestile tra la Bilancia e il Sagittario. Oggi li troviamo al grado 7 bilancino (Venere) e al grado 7 sagittariano (Mercurio). Il numero 7 è il numero proprio della Bilancia (settimo Segno) e ricorre in lungo e in largo in tutte le culture del pianeta fin dalla notte dei tempi. Secondo il Tebaico il grado 7 cita proprio così: “Tenebroso femminile. Donna piangente ad un capezzale. Dolori, perdita di una persona cara”. In ogni tradizione antica dei 360 gradi c’è concordia sul tipo di grado “funesto”. E’ un grado di “oscuramento”, di lutti, di dolore. Anche nelle moderne interpretazioni dei Sabiani, aleggia sempre quel senso di “oscuro vuoto” o di dolore, ma puntando maggiormente sulla capacità dell’essere umano del grado 7 di superare il dolore attraverso la connessione con la famiglia prima e con l’umanità poi. Il senso finale è: non siamo mai soli e la forza dello Spirito non ci abbandona mai. Non è possibile commentare Janduz perché c’è, non tanto una errata interpretazione, quanto un “quasi refuso” nella trascrizione del grado 7. Il sestile con Mercurio dovrebbe attenuare queste visioni negative, ma è anche vero che parlando del pianeta Venere, il dolore legato all’amore sarà più acuto di altri.