Il grado 13 dell'Ariete

Se nella antica tradizione questo grado è di isolamento, di solitudine, di fatica, dove però si arriva ad una "ricompensa meritata", nel ciclo delle trasformazioni di Rudhyar il 13° grado è rappresentato da un uomo e una donna innamorati accanto ad un serpente attorcigliato. Differiscono anche la Volasfera e i 360 gradi di Janduz, ma nel dettaglio, poiché Janduz usa la montagna e il vecchio saggio, mentre la Volasfera l'oceano della solitudine, la fame e la miseria. Entrambi sono sempre simboli di Saturno. La Volasfera: "Un uomo in mezzo all'oceano su di una zattera, affamato ed in una pietosa miseria. (Angoscia). Solitudine e indigenza nella vita, esistenza bizzarra da proscritto, pochi amici che non sono disposti o risultano incapaci di portargli aiuto. Voglia di viaggi, forse esilio, alla fine resta solo. Grado dell'ISOLAMENTO." Janduz: "Una montagna illuminata dal sole calante. Sulla sua cima si profila un uomo già vecchio, che tiene uno scettro nella mano destra e una corona regale nella mano sinistra. Un ampio mantello dissimula il suo costume. Grado tenebroso, maschile, di ricompensa meritata, di Saturno." In questo momento e per alcune ore Sole e Mercurio sono congiunti a 13 gradi in Ariete. Mercurio, assumendo le sfumature simboliche sopra descritte, dovrebbe forgiare una intelligenza più riflessiva rispetto all'impetuosità dell'Ariete.

Benvenuti ai bebè di oggi che giocheranno il numero 13 sulla Ruota della Vita!